Chiesa di Sant'Andrea al Quirinale
Roma - Via XX Settembre
La chiesa di S. Andrea al Quirinale fu edificata sul preesistente tempio ugualmente dedicato all'apostolo Andrea posto sull'antica via Pia (attuale via XX settembre)
Nel 1565 la Compagnia del Gesù ricevette in donazione la chiesetta che si trovava proprio di fronte ai palazzi del Quirinale, all'epoca residenza pontificia, già nota dal XII sec. col nome di S. Andrea de Caballo, poiché in prossimità del luogo delle antiche terme di Costantino da dove provenivano i celebri "Dioscuri che frenano i rispettivi cavalli" (copie romane di età imperiale tratte da originali greci del V sec. a.C. e collocate sulla fontana di piazza del Quirinale) Una volta diventata dei Gesuiti, l'antica chiesetta a navata unica fu restaurata da un architetto appartenente all'ordine e, nel 1568, fu consacrata, nel contempo, accanto alla chiesa fu costruito un nuovo corpo di fabbrica adibito a sede del noviziato rendendo di fatto la chiesetta buia e col tempo fatiscente.
Papa Alessandro VII manifestò la volontà di adibirla a cappella pontificia ed affidò il lavoro di rifacimento a Gian Lorenzo Bernini, i lavori iniziarono nel 1658 contemporaneamente ad altri grandi opere che il Bernini stava eseguendo il colonnato di San Pietro e la celebre cattedra della basilica vaticana.
Per questa realizzazione il Bernini venne coadiuvato da Mattia De Rossi già esecutore di molte delle opere realizzate dal grande artista napoletano.
Per la chiesa dei Gesuiti Bernini realizzò una pianta ellittica scandita da altari posti entro grandi nicchie lungo il perimetro, per copertura un'ampia cupola cassettonata, ed interamente rivestita di stucchi, con al culmine un alto cupolino.
La facciata è centrata da un corpo sporgente a semicerchio poggiato su colonne ioniche e coronato da un timpano triangolare, anche il sagrato si presenta con una bella scalinata a semicerchio.
Lo spazio interno è qualificato dal ricco apparato decorativo aggiunto fino alla prima metà del secolo successivo.
Ai sontuosi parati, ai preziosi rivestimenti marmorei, al sofisticato pavimento in bardiglio con inserti policromi ed alle elaborate stuccature e dorature, si aggiungono l'arredo scultoreo e pittorico degli altari e della sacrestia, progettata ed ornata dallo stesso Bernini, ed il coevo arredo ligneo tardo-seicentesco.

Bernini, sempre coadiuvato dal De Rossi, studiò in prima persona l'apparato scultoreo e la collocazione delle statue, fra tutte si può vedere quella di S. Andrea in estasi che sale dalle nuvole posta proprio sull'altare maggiore.
L'ornamento della chiesa è completata dalle opere pittoriche degli altari, di sicuro rilievo la pala della prima cappella a destra raffigurante la morte di S. Francesco Saverio opera di G. B. Gaulli (detto il baciccia), la pala della cappella dei santi fondatori, con i SS Ignazio, Francesco Saverio e Luigi Gonzaga (fondatori dei Gesuiti) insieme a Francesco Borgia opera di Ludovico Mazzanti e la pala d'altare della cappella di San Stanislao Kotska, con l'apparizione della Vergine a Stanislao, opera di Carlo Maratta.

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