Chiesa di San Carlo al Corso
Roma - via del Corso

Tutti a Roma la chiamano semplicemente San Carlo al Corso ma il vero nome di questa chiesa è Ss. Ambrogio e Carlo ovvero i patroni di Milano.
E' nata sopra una chiesetta
che nel 1471 venne concessa da Papa Sisto IV alla comunità Lombarda di Roma, cosicché la nuova chiesa dei Lombardi, iniziando a prendere forma nel 1612, infine causò nel 1672 la demolizione dell'antica chiesetta che a quanto pare era decorata da affreschi di P. Del Vaga e di B. Peruzzi.
Fino al 1634 si avvicendarono nella costruzione Onorio Longhi e suo figlio Martino, poi i lavori si fermarono fino al 1665 anno i cui Pietro da Cortona venne incaricato di riprenderli e progettò cupola ed abside, infine toccò alla facciata progettata dal Card. Luigi Omodei, correva l'anno 1684.

La grande navata centrale è affiancata da due navate laterali con volte a botte affrescate e decorate, le cappelle laterali sono abbastanza arretrate nelle navate.
La volta centrale è riccamente decorata di stucchi progettati da Pietro da Cortona, al centro l'affresco di Giacinto Brandi raffigurante "La caduta degli angeli ribelli", le navate laterali si ricongiungono passando dietro al presbiterio tramite un deambulatorio anulare, architettura unica a Roma, proprio dietro all'altare è conservata la reliquia del cuore di S. Carlo.
Tutti gli affreschi delle volte, del catino absidale, dei pennacchi e della cupola sono del Brandi.
La pala dell'altare maggiore è opera di Carlo Maratta: "Gloria dei Ss. Ambrogio e Carlo (1690)", ai lati dell'altare maggiore due pulpiti, quasi a significare l'assegnazione ad ognuno dei due santi titolari della chiesa.
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